Gli USA si tingono ancora di sangue, con un bilancio davvero drammatico: quattro persone sono morte a seguito di due sparatorie in Texas, avvenute rispettivamente a Dallas e a DeSoto, sparatorie che hanno provocato anche quattro feriti. Le origini di tali massacri vanno ricercate in un’unica persona, responsabile di ambo le sparatorie.
Secondo la ricostruzione della polizia, infatti, un ex militare avrebbe cercato di assassinare l’ex fidanzata, cercando di stanarla prima nella sua abitazione, a Dallas, poi in un’altra dimora, stavolta a DeSoto, distante 7 miglia dalla città. Nel corso della prima sparatoria, l’assassino avrebbe fatto fuoco contro quattro persone, uccidendone due e ferendo le rimanenti, senza trovare la sua “preda”; si sarebbe quindi diretto a DeSoto, lanciando un’ordigno contro l’abitazione dove, stavolta, era presente l’ex fidanzata, per poi aprire nuovamente il fuoco. Anche in tal caso, le vittime sarebbero due.
La polizia, ancora alla ricerca di ulteriori dettagli sulla vicenda, non ha svelato né il nome delle vittime (evidenziando, però, la presenza tra essi di alcuni bambini), né l’identità dell’assassino, arrestato nonostante abbia provato a “mimetizzarsi” tra i feriti dei suoi stessi attentati.